Le slipper di Luca - Angelo Lustrascarpe

Le slipper di Luca

iSlipper Daino

La pantofola, ormai ribattezzata slipper, è la protagonista assoluta della
nuova stagione primavera-estate .

Leggere, morbide e adattabili al piede come comodissime pantofole, ma più eleganti dei mocassini, le slipper uniscono dunque comfort e ricerca del dettaglio di natura aristocratica.

Le slipper sono le calzature di riferimento per chi è alla ricerca di una linea al di fuori della classica scarpa da uomo, più comoda di un mocassino ha sempre avuto un’immagine sofisticata, capo elitario per la sua stessa linea: amate dai gentiluomini del Rinascimento, dai dandy di fin de siècle, dagli alti prelati, dagli europei conquistati dalle suggestioni coloniali.

Le scarpe realizzate per Luca sono un esempio di eleganza, costruite per un uomo che non subisce mai la moda, anzi, a volte si diletta ad esserne il fiero assassino.

Cucite interamente a mano con lavorazione a sacchetto questa calzatura in pelle di daino della conceria Arnella è un capolavoro artigianale in quanto a flessibilità, morbidezza e comodità.

Si potrebbe piegare le scarpe come una piadina (!!!) per rendersi conto di quanto sopra descritto ma so che poi Luca non è d’accordo….

L’eleganza del dandy non è che un mezzo di espressione: egli ricerca la bellezza, a tutti i costi – e cerca di esprimere la sua inimicizia con la moda e la società. Una giacca non è pratica? ma certamente è più bella di un giubbotto di jeans. La cravatta è inutile/scomoda/fastidiosa? meglio una cravatta di un colletto aperto su un petto ricoperto di peli, o glabro e bianchiccio. L’abito del dandy è l’ornamento al suo Se; l’abito vuole mostrare chi lo porta e la bellezza dell’abito in sè; mentre, snobisticamente parlando, l’abito mostra di essere firmanto, alla moda. Poco importa se i colori sono orrendi (sono alla moda!), se il materiale è vile, ma il prezzo altissimo (è alla moda!), se quelle scarpe fanno apparire il piede di venti centimetri più lungo, o se la camicia ha un colletto che tra pochi mesi verrà giudicato da tutti ridicolo, – è alla moda!

(Andrea Sperelli)