Fare le scarpe - Angelo Lustrascarpe

Fare le scarpe

Il senso dell’espressione “fare le scarpe” lo sappiamo tutti, vuol dire imbrogliare qualcuno, più precisamente fingersi suo amico per poi fregarlo, magari prendendo il posto che occupa (“scalzandolo” dal suo posto, e anche qua un’espressione che rimanda alle scarpe). Ma com’è nata questa curiosa espressione?

Fare le scarpe vuol dire fare una slealtà a qualcuno. Sembra che questo modo di dire nasca in ambiente militare quando c’era l’usanza di togliere le scarpe dai piedi dei soldati deceduti, in quanto le calzature tempo fa erano un bene molto prezioso.

La locuzione “Fare le scarpe a qualcuno” col significato di manovrare subdolamente contro qualcuno fingendosi amico, spesso con l’intento di scalzarlo dal posto che occupa, sembra che sia attestata dal 1863. G. L.Beccaria nel suo “Italiano antico e nuovo” la fa risalire al linguaggio militaresco e di caserma ma secondo altri studi ed in particolare quelli della Svimez, sull’unificazione economica italiana, sembra che il modo di dire, col significato di togliere di mezzo qualcuno fisicamente o anche metaforicamente, abbia la sua origine nel Meridione ed in particolare nell’usanza secentesca di far calzare ai morti di un certo rango, per il loro ultimo viaggio, delle scarpe nuove, approntate appositamente.

Secondo altre fonti il significato di fare le scarpe a qualcuno potrebbe venire dal ‘600 e dall’usanza di mettere ai morti, prima di essere seppelliti, delle calzature nuove, per affrontare il grande ultimo viaggio, ovvero la morte. Questo molto probabilmente non capitava a tutti, ma solo alle persone di un certo rango, dato che è improbabile che i poveri sprecassero delle scarpe nuove per seppellirle. In questo senso quindi provocare la morte di un nemico voleva dire anche regalargli delle scarpe nuove. Da qui potrebbe essere nata l’espressione “fare le scarpe”.

 

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