Creatività, stile, qualità: sono gli ingredienti che caratterizzano la storia dell’industria calzaturiera della Riviera del Brenta, una tradizione creata da pionieri intraprendenti e coraggiosi che hanno trasformato una delle zone più depresse del veneto in un distretto leader delle calzature made in Italy. Storie del mondo imprenditoriale del profondo Nord-Est narrate sul filo della memoria, dal volume “Racconti d’impresa. I calzaturieri del Brenta tra locale e globale”. Dal mastro che nella sua bottega artigianale insegnava l’arte agli apprendisti fino all’imprenditore che innesta l’innovazione nella tradizione, in equilibrio fra il radicamento locale e la competizione globale. Ancor oggi, nonostante i processi produttivi moderni, il settore mantiene una forte natura artigianale.
Nel libro si intrecciano la storia delle calzature dal Settecento a oggi con i volti e le radici di questo mestiere. Storie di vita dove lo spirito imprenditoriale del singolo ha trovato sostegno in un tessuto sociale coeso, dove dare una mano non è uno slogan, ma qualcosa di innato.
Il comparto calzaturiero dell’area tra Padova e Venezia ospita 725 aziende, con 12.300 addetti al settore, con un fatturato, nel 2008, di 1,93 miliardi di euro, di cui il 90% destinato all’export. Sono state prodotte 21,8 milioni di paia di calzature.