Nella notte bianca della moda milanese siamo riusciti a trovare un’artigiano con cui chiacchiere amenamente di cuciture, di cuoio e di filosofia.
La Vogue Fashion’s Night è un successo è come sminuire ciò che è accaduto. Milano e dintorni erano per strada. Fin verso le nove si riusciva a camminare (tanto che il sindaco Letizia Moratti e il direttore di Vogue Franca Sozzani hanno potuto istituzionalmente passeggiare per i saluti di rito nelle boutique più in del centro), dopo era come il Carnevale di Rio dove la folla centrifuga al punto che manco si capisce dove ci si trova. Uguale Milano, dove i carri delle attrazioni erano i negozi vestiti a festa, porte spalancate, gente sorridente, baci e abbracci («anche tu qui!»), strisciate di carte di credito a gogo, sacchetti vari in mano, tutti felici e contenti di fare ottimi acquisti compresi quei prodotti creati ad hoc per la serata più fashion dell’anno.
Vetrine speciali da Versace dove modelle e modelli in carne ed ossa si facevano fotografare regalando sorrisi, da Moschino dove in una mega borsa ci si poteva sedere anche in tre e un fotografo immortalava al momento.