Differenze nelle scarpe allacciate - Angelo Lustrascarpe

Differenze nelle scarpe allacciate

Due parole per capire le differenze tra derby e francesina.

Questa scarpe iniziarono ad affermarsi tra ‘700 e ‘800 quando, con l’ascesa delle nuova classe borghese, le forme fino a quel momento utilizzate per le calzature cominciarono a modernizzarsi con l’abbassamento dei gambali, l’uniformazione della scarpa all’altezza della caviglia e l’eliminazione dei lussuosi (e spesso stravaganti) ornamenti delle fibbie.

La francesina viene indossata per la prima volta dagli studenti universitari (molti infatti la chiamano anche Oxford), rampolli delle famiglie inglese benestanti. Si tratta di un modello semplice e raffinato che da sempre rappresenta l’eleganza per eccellenza.
Il tratto che la contraddistingue è la mascherina cucita sopra i gambetti che sono uniti in prossimità del collo del piede.
Le varianti più comuni di francesina sono liscia con puntina o con la classica decorazione a fiore, particolare foratura in punta (detta broguering), motivo talvolta esteso anche al resto della calzatura.

La francesina è una calzatura che per le sue caratteristiche si adatta meglio a chi ha un piede sottile dal collo basso.

La derby, invece, prende il nome dal conte inglese Derby, che lanciò la moda legata a questa scarpa alla fine del 1700 come valida alternativa allo stivale, sulla sua primogenitura altre fonti danno come nascita la scelta del generale prussiano Gebhard Leberecht von Blücher che la volle per il suo esercito.
Da quel momento in poi tutte le truppe d’Europa la indossarono fino a quando, verso la metà dell’800, divennero ufficialmente scarpe sportive da uomo.

La differenza principale rispetto alla francesina riguarda la cucitura della mascherina che viene fatta sotto i gambetti. Questo dettaglio la rende più sportiva ed informale, adatta ad essere abbinata anche con un paio di jeans o con un semplice pantalone 5 tasche.

La possibilità di regolare l’allacciatura, inoltre, fa della derby una scarpa particolarmente adatta a chi ha un piede dal collo alto e dalla pianta larga perché in questo modo può infilarla più agevolmente.

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