Sfumato pittorico - Angelo Lustrascarpe

Sfumato pittorico

Lo sfumato è una tecnica pittorica che permette, attraverso un’ attenta gradazione dei valori tonali (colori), di ottenere realistici effetti plastici. Leonardo in particolar modo dimostra una piena padronanza di tale tecnica, che gli permette di realizzare una convincente illusione di profondità nel paesaggio (prospettiva aerea).

In arte, il chiaroscuro sono gli effetti di luce e ombra di un dipinto o di un disegno, sia monocromo che a colori. Il termine, che viene utilizzato nella forma italiana anche in altre lingue, deriva dai due aggettivi ‘chiaro’ e ‘oscuro’ e fa riferimento alla tecnica che tende a contrapporre aree molto illuminate ad altre profondamente ombreggiate. L’abile utilizzo di luci e ombre (talvolta definite valori tonali) al fine di produrre effetti particolari è una caratteristica delle opere di grandi maestri cinquecenteschi come Leonardo da Vinci (il creatore dello ’sfumato’) e Raffaello, e di grandi artisti barocchi secenteschi come Caravaggio, Georges de La Tour e, soprattutto, Rembrandt.

Sono dipinte a mano le scarpe  personalizzate nel tono di colore preferito, come fossero quadri, con una manifattura ad altissimo livello ed un enorme grado di esclusività, perché nessun paio può mai essere simile ad un altro se è decorato completamente a mano: in casi come questo la manifattura e l’arte non solo confinano, ma sconfinano  rendendosi indistinguibili.
I pellami utilizzati, definiti tecnicamente “crust”, sono vitelli di colorazione naturale tinti accuratamente a mano con minuziosa precisione ed artigianalità.
Questa tecnica è dedicata a veri intenditori della scarpa fatta a mano, finemente e ripetutamente pitturata con pennello, applicando sopra più gradazioni di colore: proprio il procedimento manuale adottato per la colorazione del pellame rende ogni paio esclusivo ed unico.