un omino
tacito e curvo,
su un pezzo
di cuoio,
con vera maestria
tagliato,
i pezzi già incollati
con spago impeciato
cuciva,
ed un paio
di rozze scarpe
erano lì
ad aspettare
ancora
d’essere
colorate e lustrate,
mentre le mani
del poverino
colore
perdevano
e calli duri
gli spuntavano,
come funghi
dopo
la pioggia.